Nel cuore della Magna Grecia, confinante con Crotone patria di Pitagora e della sua scuola, sorge su di un altopiano nei pressi del mare, Strongoli . Il paesaggio intorno č una distesa di colline di grano dorato , verdi vigneti , ripide selve di ulivi .
Il fiume Neto scorre in basso tra rive ghiaiose e oleandri allargandosi alla foce in una mitica laguna dove trovarono un tempo riparo gli esuli troiani fondatori della cittā .
Alle spalle, nell'entroterra, azzurre quinte di monti annunciano le sconfinate foreste, i torrenti e i laghi della Sila . Quindici chilometri di spiaggia allo stato naturale , orlata di pinete e macchia mediterranea vincolata dalla comunitā europea ospita stormi di uccelli migratori e rare specie di animali selvatici lungo un mare cobalto.
La storia ha lasciato le sue tracce , molte ancora da scoprire. Di fronte a Strongoli, su di un altopiano gemello , un'intera cittā mai scavata, avvolta nel mistero, restituisce di quando in quando monete, gioielli e raffinate sculture . Nel centro storico frammenti di colonne costellano gli angoli delle strade e reperti affiorano ovunque sul pianoro e nei campi intorno.
In questa terra soleggiata e fertile, coltivata in modo costante fin dall'antichitā, olii, vini, carni e formaggi raggiungono una genuina, riservata eccellenza .
Remoti influssi di antiche civiltā, vecchie glorie e passate sofferenze, si riflettono nell'umanitā singolare e fiera degli abitanti, contrassegnandone lingua, costumi, comportamenti, canti e riti .